Abbiamo il piacere di informarVi che lo stabilimento sta cambiando volto in alcuni suoi aspetti e servizi.
E’ stata realizzata una scogliera di massi ciclopici, messi a protezione delle sponde murali, che ha contornato il tratto centrale dello stabilimento (area solarium). Era il tratto mancante fra i due precedenti interventi effettuati nel 2012 (scogliera a nord, angolo delle ninfee) e nel 2014 (scogliera a sud, dei salici).
Proseguono, inoltre, febbrilmente, i lavori di ricostruzione delle due piattaforme per i tuffi di 3 e 5 metri, che negli anni sono diventate il simbolo dello stabilimento. Costruite nel 1969, sono durate ben 47 anni. Hanno messo a dura prova il coraggio di intere generazioni di novelli tuffatori, e regalato spensierate acrobazie ai più temerari.
La nuova realizzazione, progettata dallo studio Vigo, ha voluto conservare le linee guida della vecchia struttura. La nuova piattaforma base, in cemento armato rinforzato, si appoggia su una massicciata di massi sui quali sono stati innestati 8 pali e 3 tiranti profondi 10 metri ciascuno. Gli accessi alle piattaforme sono stati pensati con uno “step” di collegamento, fra l’arrivo della prima piattaforma, che dalla base porta ai tre metri, alla scaletta che sale, da questa, ai cinque metri.
L’obiettivo è di poterle inaugurare a maggio, con l’inizio della stagione estiva vera e propria. (anche se… i temerari orsi polari del primo gennaio si sono già tuffati nel Sirio).
Le macchine operatrici che si sono intervallate quali: Carterpillar, trivella perforatrice, betoniere e massi ciclopici, hanno “distrutto” in parte il manto erboso così amorevolmente coltivato in tutti questi anni… Sarà una dura sfida riconsegnarlo al calpestio (sempre e rigorosamente… a piedi nudi!!!) dei numerosi frequentatori, che in questi anni, hanno decretato il “Moia” un luogo di eccellenza nella offerta turistica del Canavese.